Lassù in alto nella cartina geografica, l’estremità nordorientale della penisola italiana propone ad amanti dei viaggi in libertà una magia: visitare il Friuli Venezia Giulia in camper.
La regione è incorniciata dalle imponenti creste di Dolomiti Orientali, Alpi Carniche e Alpi Giulie.
Lontana dai flussi turistici di massa, possiede un fascino intramontabile e una ricca storia.
L’itinerario che descriviamo passa tra sentieri selvaggi, laghi glaciali e centri storici caratterizzati da eleganti piazze ed edifici nobiliari.
Che cosa vedere in Friuli con il camper
Partiamo da Trieste, il capoluogo del Friuli Venezia Giulia, crocevia culturale di influenze latine, slave e germaniche.
Il cuore della città è Piazza Unità d’Italia, la piazza più grande d’Europa.
Affacciata sul mare, risplende in modo tutto particolare alla sera, quando le luci dei maestosi palazzi asburgici si riflettono nelle onde.
Da non perdere è la vista dal Molo Audace, perfetto per passeggiate romantiche, mentre il Canal Grande di Trieste, fiancheggiato da animati caffè, ristoranti e imbarcazioni, regala un’atmosfera spensierata e vivace.
Lungo il canale, si erge una scultura di bronzo dedicata a James Joyce, che mantiene viva la memoria del legame profondo tra lo scrittore e la città.
Il pittoresco borgo di Città Vecchia è il centro storico di Trieste che presente un impianto e un’architettura medievali, con stradine caratteristiche che conducono al Castello di San Giusto.
Eretta nel 1468 per volere di Federico III d’Asburgo, questa fortezza-museo, domina la città con bastioni possenti, regalando una vista spettacolare sul golfo blu e sulle montagne all’orizzonte.
Tour del Friuli in camper: tappa al castello di Miramare
Vicino a Trieste, una tappa imprescindibile è il castello di Miramare.
Questo capolavoro architettonico domina un promontorio a pochi chilometri dalla città.
Rappresenta un luogo simbolo sia per la posizione panoramica che dà una vista mozzafiato sul mare, sia per il fatto di essere stato residenza della corte asburgica e dimora estiva della principessa Sissi.
Costruito con pietra d’Istria bianca nella metà dell’Ottocento, il complesso comprende il Museo storico con sontuose stanze nobiliari, e il parco, un’area di ventidue ettari ricca di specie botaniche rare, adornata con fontane e statue.
Tra Trieste e il castello di Miramare si trova un’area di sosta per camper immersa nel verde, ideale base d’appoggio per esplorare le principali attrazioni della zona.
Visitare il Friuli in camper e fermarsi a Palmanova
Eletta patrimonio dell’Unesco nel 2017 per il suo inestimabile valore storico e artistico, Palmanova rappresenta una destinazione unica.
Si tratta, infatti, di una città–fortezza costruita nel 1593 con l’obiettivo di rafforzare la difesa del territorio contro gli attacchi dei Turchi e le mire espansionistiche asburgiche.
Oggi riconosciuta come monumento nazionale, Palmanova vanta un fascino incomparabile grazie alla perfezione geometrica della pianta a stella, che la rende città rinascimentale per eccellenza.
L’accesso alla città medievale avviene attraverso una delle tre porte monumentali.
Le strade principali conducono al centro della fortezza.
Piazza Grande è la storica area ottagonale conosciuta anche come Piazza d’Armi, custode degli edifici principali della città, tra cui il Duomo di Palmanova.
Per visitare il centro del borgo stellato, è possibile parcheggiare il camper nell’area di sosta poco distante.
La storia del santuario del Monte Lussari
Piccola gemma delle Alpi Giulie, il santuario del Monte Lussari è situato a 1789 metri sul livello del mare e offre una vista spettacolare sulla circostante bellezza paesaggistica.
È un posto veramente straordinario, anche per la sua storia.
La leggenda narra che un pastore, nel 1360, salì sul Monte Lussari perché non riusciva a trovare il suo gregge.
Dalla cima della montagna vide le pecore inginocchiate intorno a un cespuglio dove c’era una statuetta della Madonna con il Bambino.
Il pastore portò la statuetta al parroco di Camporosso, ma nelle due mattine successive, la statuetta tornò sul monte circondata da pecore inginocchiate.
Il parroco consultò il patriarca di Aquileia, il quale decise di costruire una cappella in quel luogo.
L’attuale cappella del santuario
Della cappella originaria voluta dal patriarca di Aquileia non rimane alcuna traccia.
L’edificio attuale risale al XVI secolo ed è il risultato di varie ristrutturazioni e ampliamenti avvenuti nel corso degli anni.
Dal XVI secolo, il santuario è diventato una delle principali mete di pellegrinaggio per italiani, austriaci e sloveni.
Sci e trekking al Monte Lussari
Oltre al santuario, il Monte Lussari è rinomato tra gli appassionati di sci per la pista di Prampero e l’Alpe Limerza.
Il comprensorio sciistico si chiama Tarvisio-Monte Lussari e comprende ventitré chilometri di piste, servite da tredici impianti di risalita.
Per chi ama il trekking, ci sono diversi sentieri: il più conosciuto che conduce alla cima del cacciatore.
