Il 2024 è un anno davvero ricco di appuntamenti importanti per questa regione nel Nord della Francia, per questo organizzare un viaggio in camper in Normandia può essere un’idea entusiasmante per questa estate. A cominciare dal 150° anniversario dell’Impressionismo (dal 22 marzo al 22 settembre) che prevede mostre di ogni tipo ed eventi sorprendenti, ma c’è anche l’80° anniversario dello Sbarco in Normandia con manifestazioni in programma da aprile ad agosto.
Dal 6 al 14 settembre va in scena il Festival del Cinema di Deauville, dall’8 al 12 maggio navi di prestigio mondiale si dirigono in Normandia per partecipare alla seconda edizione di Fécamp Grand’Escale, un evento che riunisce decine di velieri, yacht e battelli a vapore sulla Costa d’Alabastro. Infine, dal 29 giugno al 5 luglio 2024 le spiagge di Asnelles e Gold Beach ospitano il campionato mondiale di carro a vela.
Gli spazi verdi, la presenza di piste ciclabili che rendono le escursioni senz’auto assolutamente consigliate, fanno di questa meta una scelta ideale per chi si sposta in camper, anche grazie all’ampia disponibilità di campeggi e aree sosta che si trovano ovunque.
Come organizzare il viaggio in camper in Normandia
La Normandia è super attrezzata per chi si muove in camper, con il furgone o con il van, ci sono numerose aree di sosta provviste di colonnine, posti ombreggiati o semi-ombreggiati tra cui scegliere, il consiglio è quello di consultare il sito di Normandia Turismo che propone tutte le soluzioni con singole schede informative per ogni struttura, sia per i campeggi che per le aree sosta. Sempre sul sito è possibile consultare una serie di proposte per itinerari tematici specifici, come la strada della frutta che corre lungo la Senna, la Svizzera normanna e ancora l’itinerario degli impressionisti, da Giverny a Le Havre. Non vi resta che scaricare la cartina turistica e partire in camper per la Normandia.
La costa d’alabastro: da Dieppe a Étretat
La costa d’alabastro (Côte d’Albâtre) è incantevole per via dei suoi paesaggi e deve il suo nome proprio al colore delle alte falesie che si allungano per circa 130 km nel nord della Francia, da Le Tréport a Étretat. Una volta qui c’è da rimanere incantati anche dai colori dell’oceano che vanno dal verde al blu cobalto. La strada interna (D925) è più veloce ma non panoramica, per godersi il paesaggio meglio seguire le strade costiere (D75, D68 e D79).
Il paesaggio è punteggiato da cittadine immortalate dai maestri dell’impressionismo francese, incastonate tra falesie vertiginose del colore dell’avorio, e alle spalle prati su cui troneggiano giganti pale eoliche.
Si parte da nord, dal vivace centro costiero di Dieppe, porto strategico sulla Manica ripetutamente bombardato durante la seconda guerra mondiale; il centro cittadino è pieno di brasserie e locali dove è possibile mangiare pesce fresco mentre per godere una bella vista sulla città, d’obbligo la salita al castello.
Una deviazione di pochi chilometri a nord di Dieppe, vi porta a Plage de Puys, teatro dello sbarco di un contingente canadese nel ’42, oppure si può continuare a sud verso Pourville, la spiaggia di ciottoli levigati è celebre per aver ispirato a Claude Monet l’omonimo quadro “La plage à Pourville, soleil couchant”.
Varengeville-sur-mer ospita il suggestivo cimitero, arroccato sul bordo di una falesia, dove riposa Georges Braque, esponente del cubismo; oltre alla tomba meta di pellegrinaggio per tanti turisti, vale la pena ammirare l’incantevole vetrata conservata nella chiesa di St-Valery adiacente al cimitero, opera dello stesso Braque.
Più a sud si susseguono senza sosta dei piccoli gioielli ancora pittoreschi nonostante i bombardamenti che li hanno colpiti durante la seconda guerra mondiale: Veules-les-Roses, Saint-Valery-en-Caux, Veulettes-sur-mere e Les Petites Dallas, in passato località balneari alla moda perché frequentate dall’aristocrazia di fine Ottocento e dall’entourage di pittori e scrittori romantici; a testimonianza di questo fastoso passato si possono vedere ancora alberghi lussuosi, eleganti dimore e qualche casa antica.
Più a sud si raggiunge Fécamp, incorniciato dalle falesie più alte di tutta la Normandia. In passato antico porto peschereccio, oggi l’abitato è diventato un importante centro turistico, frequentato per la spiaggia ma anche per i numerosi punti di interesse artistico culturale: il Palais Bénédictine che ospita la distilleria dell’omonimo liquore venduto in tutto il mondo e i resti de La Trinité, l’antica chiesa abbaziale costruita per custodire un antico cofanetto contenente alcune gocce del Sangue di Cristo.
Per godere di una vista mozzafiato sulla costa d’alabastro, si consiglia la salita al vicino Cap Fagnet. Da qui a Étretat il passo è breve, località di villeggiatura ancora oggi estremamente alla moda, universalmente conosciuta per la falesia d’Aval dalla forma così bizzarra da suggerire a Guy de Maupassant il paragone con una proboscide d’elefante. Étretat è anche il luogo dove Maurice Leblanc scrisse la maggior parte dei suoi racconti incentrati sul famoso personaggio del ladro-gentiluomo Arsenio Lupin. Diverse scene della serie originale di Netflix Lupin con protagonista Omar Sy, sono state girate proprio qui.
Dalle spiagge dello Sbarco a Mont Saint Michel
Per esplorare l’itinerario lungo le spiagge dello Sbarco il consiglio è quello di fare tappa prima al museo Mémorial de Caen, una sosta imperdibile per approfondire la storia e avere una prospettiva più ampia sulla Seconda Guerra Mondiale. Da qui si guadagna la costa, salendo fino Sword Beach, con la visita del museo Pegasus Bridge, dedicato alla prima azione del D-Day, e il cimitero di guerra britannico di Ranville; poco oltre si incontra Juno Beach, teatro dello sbarco delle truppe canadesi, proprio qui si può visitare il cimitero canadese di Bény-sur-Mer.
La tappa successiva è Gold Beach e il museo dello sbarco di Arromanches, il primo ad essere costruito per celebrare il 6 giugno 1945, che offre un’esperienza virtuale e immersiva unica.Alle spalle di Omaha Beach si trova il suggestivo cimitero americano di Colleville-sur-Mer, e prima di fare tappa finale a Utah Beach, con il museo e la torre di osservazione, si può fare una sosta a Carentan e alla Sainte-Mère-Église per scoprire la storia del paracadutista John Steele.
Prima di ripiegare verso Parigi d’obbligo la visita di uno dei luoghi più iconici al mondo: Mont Saint Michel, classificato insieme alla sua baia patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1979. Il nuovo parcheggio si trova a 2,5 km sulla terraferma, da qui e dal centro di informazioni turistiche, partono navette gratuite, mentre a piedi i visitatori possono imboccare il nuovo ponte-passerella.