Esplorare il Luberon in camper vi porterà alla scoperta di villaggi storici e borghi autentici immersi tra campi di lavanda e dolci colline ricoperte da filari di vigneti e uliveti, stesi a perdita d’occhio. Siamo nel cuore verde della Provenza, tra le calanques della costa marsigliese e i monti del Vauclause e molti riconosceranno i panorami immortalati nel film Un’ottima annata di Ridley Scott.
Vasta area naturale protetta dall’omonimo Parco Naturale Regionale (PNRL), riserva della biosfera e geoparco mondiale Unesco, il Luberon vanta una biodiversità sorprendente, che vi suggeriamo di scoprire in modo lento soprattutto in estate – da luglio ad agosto i campi di lavanda sono in fiore – e in autunno, durante la vendemmia.
Organizzare la visita e la sosta in camper
Il Luberon è toccato dall’autostrada A51 a sud e dall’A7 a ovest; ci si può spostare in camper e sostare nei campeggi attrezzati oppure decidere di seguire i ritmi della natura, lasciando il camper in una località comoda come Maubec o Gordes, per abbracciare questo territorio “à velo”, lungo uno dei tanti itinerari da fare in bicicletta. Per chi ama camminare, invece, ci sono sentieri e petites randonnées un po’ ovunque mentre per gli appassionati di trekking segnaliamo le Grandi Randonnées (GR) 6/91/97, lo storico Sentiero della Peste e la GR del Pays des Monts de Vaucluse. Per informazioni turistiche, potete consultare i siti dell’Ufficio del Turismo Luberon Coeur de Provence e Atout France Italia.
Questo territorio offre molti spunti di visita in gradi di soddisfare ogni esigenza, da quella più naturalistica a quella culturale. Ecco una serie di luoghi o esperienze da fare per scoprire il Luberon in camper.
La véloroute du Calavon
Se si sceglie di lasciare il camper e di visitare questo territorio muovendosi in bici, potrete pianificare il tutto in modo molto facile, perché la distanza tra i villaggi varia tra i 3 e i 10 chilometri. Il circuito principale, Autour du Luberon, è un giro ad anello di 236 km che attraversa i monti del Vaucluse e interseca altri circuiti minori ma ugualmente suggestivi. Per organizzare al meglio l’escursione si consiglia di consultare il Carnet de route di ogni percorso per verificare i punti di sosta con acqua potabile, le aree pic-nic, i centri di noleggio e riparazione biciclette presenti lungo gli itinerari.
Tra i tanti circuiti da fare anche con bambini al seguito, segnaliamo la pista ciclabile del Calavon (circa 36 km), che parte da Cavaillon, segue il tracciato dell’ex ferrovia tra Robion e Les Beaumettes, attraversa il magnifico Pont Julien, ponte romano alle porte di Bonnieux, e si allunga fino a St Martin de Castillon. L’itinerario assicura un formidabile colpo d’occhio su distese di lavanda, filari di vigneti e borghi provenzali. A Coustellet d’obbligo una sosta al museo della lavanda di Château du Bois, produttore e distillatore di lavanda dal 1890, dove, tra alambicchi e percorsi sensoriali, è possibile imparare tutto sulla varietà fine, quella più pregiata, l’unica con proprietà terapeutiche e molto diversa dalla classica lavandine che cresce in pianura. Nello shop si possono acquistare oli ed essenze certificate A.O.P.
Da Les Beaumettes invece si può prevedere una deviazione per visitare il museo dell’olio di Oppède di proprietà del Domaine de La Royère, con un’area espositiva di 300 metri quadrati e oltre mille oggetti storici.
Borghi autentici e abbazie storiche
Il Luberon è punteggiato di borghi storici e paesini suggestivi, a partire da Gordes, classificato come uno dei più “belli di Francia”. Dal punto panoramico sulla route de Cavaillon si può ammirare il profilo della città in tutto il suo splendore e dopo la visita della parte alta si può scendere nel quartiere di Fontaine Basse, fino agli antichi lavatoi e alle Caves del Palazzo St Firmin, un sito semi-trogloditico scavato nella roccia.
A poco più di cinque chilometri a nord-ovest di Gordes, immersa tra campi di lavanda coltivati dai monaci cistercensi fedeli all’antica regola benedettina “ora et labora”, l’abbazia di Sénanque è un’altra tappa imperdibile in Luberon. Fondata nel 1148 dai monaci di Mazan nell’Ardèche, Sénanque è la quarta abbazia cistercense della Provenza. Maestosa nella sua severità, il complesso monastico ospita l’antico dormitorio, la chiesa abbaziale e il chiostro esterno, uno dei luoghi più suggestivi dell’abbazia, dove fermarsi per un po’ di quiete e di meditazione al suono dei rintocchi della campana. Il chiostro è costituito da un cortile interno definito da quattro gallerie che si aprono su un giardino ornamentale; questa oasi di verde chiamata le préau, contrazione di le petit pré (piccolo prato), è delimitato da dodici archi a tutto sesto per lato, con capitelli ornati da motivi floreali. Sulle gallerie del chiostro si apre anche la sala capitolare, dove ancora oggi vengono prese tutte le decisioni relative alla vita del monastero. Durante la giornata si alternano momenti di preghiera e attività che sostengono l’economia abbaziale, come la raccolta della lavanda, la produzione di olio e miele o la manutenzione degli edifici.
Con il suo castello che ospita una notevole sala rinascimentale, contornato da campi di pini e ulivi, Lourmarin è un altro villaggio classificato tra i più “belli di Francia”. Una volta qui, perdetevi tra le stradine lastricate di pavé del centro storico e non dimenticate di assaggiare la gibassier, il dolce tipico provenzale, una sorta di biscotto di pasta frolla preparato con olio d’oliva.
Dominato da un castello medievale, il villaggio di Lauris merita una sosta per il Jardin Conservatoire des Plantes Tintoriales che ospita oltre 250 piante, esotiche e autoctone, coltivate in modo ecologico e utilizzate per estrarre coloranti vegetali per prodotti di cosmesi, tinture vegetali o alimentazione. È possibile partecipare a interessanti workshop e visite guidate.